La scuola di San Giacomo lascia il segno

Come ormai molti sanno, tra poche settimane gli alunni della Scuola Primaria di San Giacomo si trasferiranno nei container della scuola provvisoria che li ospiterà per circa due anni, tanti sono quelli previsti per la consegna del nuovo edificio scolastico. Tutti aspettiamo la bellissima scuola di San Giacomo la cui costruzione inizierà a breve. Sarà una struttura moderna, innovativa, molto grande e accogliente, un punto di riferimento e una ricchezza per tutta la comunità locale e non solo. Ormai non manca molto. Gli insegnanti, sono già all'opera per organizzare il trasloco che avverrà nelle prime settimane di novembre.

Scatoloni ovunque! Pezzi di storia passano tra le mani e vengono selezionati in questi giorni di preparativi, per essere poi inscatolati e trasportati nei container.A volte si fatica nel decidere cosa sia utile o cosa si possa buttare:

libri, disegni, oggetti e materiali didattici anche obsoleti, raccontano il passato e la vita degli anni trascorsi nella nostra scuola. Lasciano nella memoria di molti un ricordo indelebile, testimoniano gioie e ansie, raccontano storie e aneddoti, parlano di successi, di piccole o grandi fatiche, dicono di esperienze importanti che hanno formato tutte le generazioni di studenti passati da qui, nei giorni lunghi di sole o in quelli brevi e rigidi, di ogni stagione.

Per questi motivi, prima di vedere abbattuto l'edificio scolastico, gli insegnanti delle due scuole in lingua italiana e tedesca, hanno voluto coinvolgere gli alunni in un piccolo progetto che li vedrà impegnati nel dipingere le pareti esterne della scuola. Ognuno potrà esprimere liberamente cosa rappresentare. Armato di pennelli e colori a tempera ogni bambino potrà disegnare un fiore, una farfalla, un siluro, un albero, un viso, una geometria qualsiasi...tutto ciò che è nella fantasia e nella creatività dei nostri alunni è consentito e ognuno sarà libero di “sporcare”e colorare un edificio che tra poche settimane non esisterà più. Tutti poi imprimeranno con un colore la forma della propria mano su una parete bianca. Sì, proprio come facevano gli uomini primitivi che per millenni e in diversi continenti, lasciavano l'impronta colorata delle mani su pietre, in grotte buie o su pareti di roccia, forse per imprimere un messaggio o lasciare un segno del loro passaggio.

Quello di questi giorni autunnali sarà un addio alla vecchia scuola, forse qualcuno rimpiangerà il passato o sarà preso dalla nostalgia, ma l'attesa, per quanto complicata, sarà ripagata da una scuola stupenda che vuole essere sì, nuova, bella e moderna, ma soprattutto è e sarà fucina di uomini e donne che diventeranno per la nostra società garanzia di competenze umane e professionali, integrati in un mondo, si spera, migliore. In tempi come quelli contemporanei in cui c'è più spazio per paure e incertezze che per certezze e speranze, è importante crederci e lavorare in questa direzione dando fiducia e forza ai nostri piccoli alunni.

Allora buon lavoro a tutti e... sempre avanti “Verso l'infinito e oltre!”.