118 Peitho Occult UCAC4 584-32969
Alle 02.01 UTC (04:01 ora locale di italiana) del 08 ottobre Planoccult prevedeva l'occultazione di una stella di undicesima magnitudine da parte dell'asteroide 118 Peitho. L'asteroide fa parte della fascia principale (main belt), ovvero quella zona dove si trova il 95% degli asteroidi conosciuti, che si posizionano tra le orbite di Marte e Giove. Peitho stava transitando a circa 1.75 UA dalla terra (circa 260 milioni di Km) e sfrecciava alla ragguardevole velocita' di 22 Km/sec. Di questo asteroide si conosceva il diametro (di circa 41 Km) solo con metodi indiretti, ovvero in funzione della magnitudine assoluta, dell'albedo (percentuale riflessa di luce) e della classe tassonomica, (allo scopo vedasi lo studio dell'asteroide Moore e la stima del diametro, fatto dal nostro osservatorio). Il Filzi School Observatory ha aderito immediatamente all'osservazione favorito anche dal fatto che l'ombra dell'occultazione passava a soli 11 Km dalla linea centrale, con una probabilita' di successo del 78%. Unitamente a noi osservavano l'evento altre due postazioni, una in Slovacchia e l'altra in Polonia. Favoriti anche da una notte serena, alle ore 04 01 32,17 la stellina dalla sigla 584-32969 del catalogo UCAC4, scompariva dallo schermo, per poi riapparire dopo 2.12 secondi segno inequivocabile del passaggio dell'asteroide davanti alla stella.
Grafico dell'occultazione (sw Limovie), si nota il calo di luce (linea blu) dovuto al passaggio dell'asteroide davanti alla stella, le linee gialla e viola, sono in riferimento ad altre stelle di confronto.
I dati raccolti venivano immediatamente spediti a Planoccult e pubblicati su Euraster la struttura, a livello europeo, che si occupa di occultazioni asteroidali, dove veniva ricostruita la forma di questo asteroide (asse maggiore Km. 59,1 asse minore Km. 36,4), grazie anche alle occultazioni positive delle altre due postazioni, (vedasi immagine sottostante).
In definitiva un'altra grande sodisfazione per il FSO Observatory, e per la scuola Filzi di Laives, che nonostante la strumentazione astronomica in dotazione, poco piu' che amatoriale, si conferma un osservatorio di ricerca oltre che didattico.