Ricerca meteore via radio "meteorscatter"

Oggi sappiamo tutti cosa sono le meteore, chiamate anche erroneamente stelle cadenti, ma il primo a spiegarne correttamente l’origine fu l’astronomo italiano  Giovanni Virgilio Schiaparelli, (si, proprio lui, quello che ipotizzò, sbagliando, l’esistenza di canali, forse di origine aliena, sulla superficie di Marte…), che a fine ottocento, correlò giustamente la periodicità dei vari sciami di meteore, all’attraversamento, (nel suo moto di rivoluzione intorno al sole), della terra nelle orbite di varie comete. Ad esempio lo sciame delle Perseidi, le famose lacrime di S. Lorenzo dei primi di agosto, e’ dovuto alla percorrenza della terra in parte dell’orbita della cometa 109P/Swift-Tuttle. Lo Schiaparelli, dimostrò che le comete, quando si avvicinano al sole, parte della loro superficie si dissolve o evapora, formando una lunga coda di gas e polveri, e lasciando sulla stessa orbita, una scia di numerosissimi detriti (pezzetti di ghiaccio, sassolini,  e pulviscolo).   Quando la Terra, attraversa queste regioni, il pulviscolo ed i detriti penetrano nell'atmosfera terrestre ad altissima velocità (anche fino a 50 Km al secondo - 180000 Km/h), e a causa del forte attrito e surriscaldamento, lasciano dietro di se una scia colorata, dovuta alla ionizzazione delle molecole dell’atmosfera, vedasi immagine sottostante.

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Ma forse non tutti sanno che esiste un altro modo di "vedere" le meteore, ovvero non solo nel visibile ma anche nelle frequenze radio, attraverso il fenomeno di riflessione chiamato anche meteorscatter.  Il fenomeno di riflessione avviene quando la meteora a circa 80-90 Km di altezza entra nell'atmosfera e  come visto sopra, crea una zona ionizzata (per lo piu' cilindrica) direttamente proporzionale alla potenza della stessa. Non tutte le meteore possono essere viste con questo metodo, infatti per una legge della fisica (che i giocatori di biliardo conoscono bene...) vengono riflesse solo le meteore dove l'angolo incidente dell'onda radio emessa dal trasmettitore, rispetto al tracciato della meteora, e' uguale a quello riflesso verso il ricevitore.

Eco meteora (Pierre Terrier)

Animazione di un riflesso radio, in seguito a  ionizzazione atmosferica, da parte di una meteora (credit Pierre Terrier)

Gli ingredienti per fare questo tipo di osservazioni sono i seguenti: cercare su una frequenza radio non modulata, utilizzare una antenna tarata su questa frequenza, rilevare il segnale riflesso con una radio sintonizzata sulla frequenza scelta precedentemente e far elaborare questo segnale audio da un particolare software (analizzatore di spettro) per poter visualizzare i segnali ricevuti.

Nel Filzi School Observatory, e’ stato  installato un piccolo sistema ricevente, composto da un’antenna di tipo Yagi a 5 elementi (autocostruita), tarata sui 145 Mhz, puntata in direzione Francia (280° azimuth), una radio SDR (Software Defined Radio), gestita da PC e sintonizzata sulla frequenza di 143,049 Mhz  ed un software (Spectrum Lab) per poter visualizzare il segnale ricevuto. La frequenza di lavoro (143,049 Mhz), e’ relativa al segnale emesso da un radar, denominato GRAVES, collocato in Francia nei pressi di Digione. Si tratta di un potentissimo trasmettitore radio (della potenza di centinaia di Kw), gestito dall'aeronautica militare francese, che scansiona 180° di spazio da est a ovest, per mappare e catalogare gli oggetti che orbitano nello spazio intorno al nostro pianeta.

Schema di riflessione di una meteora utilizzando l'onda radio del radar di Graves (situato in Francia vicino a Digione), il segnale riflesso (ping) viene captato dall'osservatorio delle Filzi

Con questi dispositivi, il Filzi School Observatory (FSO), monitora giorno e notte il cielo, conteggiando il numero di metore captato dalla stazione ricevente dell'osservatorio. Ha anche  aderito alla campagna di ricerca promossa da vari astronomi e astrofili che fa capo a "Rmob" https://www.rmob.org/index.php un sito dove vengono raccolti i dati di una cinquantina di osservatori sparsi in tutto il mondo al fine di effettuare statitische e determinare se possibile la provenienza di queste meteore (soprattutto degli sciami meteorici) per poterli eventualmente abbinare all'orbira di comete o altri corpi celesti. Cliccando sul link sottostante ci si collega all'attuale  "Colorgramma", del sito Rmob, ovvero al grafico che conteggia il numero meteore rilevate dall'osservatorio delle Filzi,  distinte per mese e orario giornaliero.  

Colorgramma, numero meteore registrate da FSO

Nella gif animata sottostante il possiamo vedere come e' stato rilevato con questo metodo  lo sciame delle perseidi del 2021 :

IN Costruzione

Schema di riflessione di una meteora utilizzando l'onda radio del radar di Graves (situato in Francia vicino a Digione), il segnale riflesso (ping) viene captato dall'osservatorio delle Filzi

Colorgramma, numero meteore registrate da FSO

Cliccando sul lik soprastante ci si collega al "Colorgramma" numero meteore rilevate dall'osservatorio delle Filzi,  nel mese attuale distinte per ora UTC e giorno

https://www.rmob.org/index.php#Filzi%20School%20Observatory%20D12

Allegati

Perseidi time lapse.avi